Bugo, classe 1973, è Cristian Bugatti. Non un nome d’arte. Perché quel ragazzo che nasce a Rho(MI), ma cresce nel novarese, viene chiamato così fin dai tempi della scuola. Cantautore e musicista capace di esaltare attraverso la sua musica la quotidianità della vita. “I massimi sistemi non mi interessano. Mi piace far esplodere le cose di tutti i giorni, ciò che vediamo e tocchiamo, i sentimenti e le emozioni”.
A quattro anni dal suo ultimo disco “Nuovi rimedi per la miopia”, Bugo esce nel maggio 2015 con il singolo “Cosa ne pensi Sergio”; preannuncia così il suo ritorno, con un brano fresco e solo apparentemente “leggero”, per arrivare poi al secondo singolo “Vado ma non so” che precede di poco l’uscita del suo ep “Arrivano i nostri” (23 ottobre 2015). Definito negli anni con mille aggettivi che cercano di stargli al passo senza afferrarlo mai, Bugo oggi è OLTRE il cantautorato. È OLTRE, rispetto al contemporaneo. Bugo sa descrivere il nostro tempo, fatto certo di frenesia e paradossi, ma anche in preparazione al cambiamento. E guarda avanti. E lo sorpassa. Si aggrappa all’amore e ai sogni, come fossero slanci vitali per restare vigile e attento; è immediato e profondo attraverso testi sempre più maturi, e utilizza l’ironia solo quando serve. Un’ironia intelligente. E affina le parole, centra i concetti.
Dopo aver pubblicato sette dischi molto diversi tra di loro, Bugo trova la SINTESI, e mixa perfettamente tutto ciò che ha sperimentato nella sua carriera di musicista e cantautore. Trova la sintesi tra le sue influenze musicali e la sua originalità consolidata, costruita nel tempo attraverso canzoni ormai cult come “Casalingo”, “Io mi rompo i coglioni”, “Che diritti ho su di te”, “C’è crisi” e molte altre.
DISCHI E RICONOSCIMENTI
1999: pubblica il 45 giri in vinile con l’etichetta “Bar La Muerte” “Questione di eternità”, prima uscita ufficiale di Bugo.
2000: esce il suo primo disco dal titolo “La prima gratta”, registrato con un 4 tracce, mentre il secondo album (“Sentimento westernato 2001) prettamente acustico, lo registra con un bobinofono 8 tracce.
2001: Bugo si trasferisce a Milano, e firma con l’etichetta UNIVERSAL RECORDS con la quale pubblicherà cinque dischi.
Ottobre 2002: “Dal lofai al cisei”, disco che contiene singoli caratterizzanti di una generazione, come “Io mi rompo i coglioni” e “Casalingo” (i cui video sono dell’amico Andrea Caccia). Bugo è all’avanguardia, fresco e genuino, e viene eletto “ARTISTA DELL’ANNO” al Mei di Faenza.
Aprile 2004: doppio album “Golia & Melchiorre” (“Arriva Golia” sperimentale, e “La gioia di Melchiorre” cantautorale). Il primo singolo è “Carla è Franca”, poi esce “Il sintetizzatore”, ma il disco contiene pezzi evergreen, come “Che diritti ho su di te” e “Cosa fai stasera”.
2006: “Sguardo contemporaneo”, che esce con tre singoli: “Che lavoro fai”, “Ggell” e “Amore mio infinito”. In quell’anno, parteciperà anche al premio Tenco.
Aprile 2008: “Contatti”, disco prettamente elettronico. Sperimenta e attualizza pur continuando a dare importanza ai suoi testi, e il primo singolo “C’è crisi”, diventa subito un cult per la sua capacità di fotografare la realtà. Il video è eletto migliore dell’anno al Mei di Faenza e con, “nel Giro giusto” (terzo singolo dopo “Love boat”) chiude la tripletta in positivo.
Settembre 2011: con Saverio Lanza, produce “Nuovi rimedi per la miopia” (quinto e ultimo disco per Universal) e regala al pubblico qualcosa di più intimista e personale. Dentro ci sono pezzi unici come “I miei occhi vedono” (primo singolo), “Non ho tempo” e “Comunque io voglio te”; in quell’anno, Bugo parteciperà anche al Festival di Venezia per presentare in prima mondiale il film “Missione di pace” diretto da Francesco Lagi, per il quale recita e scrive l’intera colonna sonora.
Nel 2012 il “The Guardian” lo cita in un articolo sulla migliore musica italiana, insieme a icone come Vasco Rossi, Tiziano Ferro e Jovanotti. Nel 2015, il “Rolling Stone” lo inserisce invece tra i 100 volti della musica italiana, in uno speciale celebrativo.
Febbraio 2015: Bugo firma un contratto con la Carosello Records.
26 maggio 2015: esce il singolo “Cosa ne pensi Sergio”, che preannuncia la notizia di un nuovo progetto discografico. Un pezzo pulito, divertente, ma che dice molto di più di quel che sembra, altro fotogramma del nostro tempo che ci prepara al suo ritorno effettivo.
2 ottobre 2015: esce il secondo singolo “Vado ma non so”, strimpellato da Bugo il giorno prima dell’uscita in diretta casalinga, utilizzando Facebook mentions. Il pezzo piace subito ai fan, e le frasi del testo restano impresse come fossero immagini di un cortometraggio.
23 ottobre 2015: esce il suo nuovo E.P. dal titolo “Arrivano i nostri”. Un E.P. a sei tracce in progressione fatto di chimere, fotogrammi, e desiderio di cambiamento.